Un anello ciclabile di 5,2 km che sarà realizzato entro la fine del 2014. Il Comune di Bologna mette al centro i ciclisti
Una tangenziale che ci si augura possa catalizzare un traffico intenso, senza timore di code, ingorghi e inquinamento. Un sogno? Macché, è la nuova tangenziale bolognese, interamente dedicata alle biciclette.
Il progetto è stato approvato definitivamente il 24 di settembre. E riguarda la realizzazione di una vera e propria circonvallazione: un anello ciclabile, lungo 5,2 chilometri, che circonderà il centro di Bologna e che sarà percorribile in entrambi i sensi di marcia. Alcuni brevi tratti sono già stati costruiti. Mentre si è dato il via libera amministrativo alla realizzazione della seconda parte del progetto che prevede la messa in opera di due semianelli principali, rispettivamente nella zona sud-est di Bologna (viale Panzacchi, viale Gozzadini, viale Carducci, viale Filopanti e viale Berti Pichat) e nord-ovest (viale Vicini nel tratto da via Sabotino a Porta San Felice, viale Silvani, viale Pietramellara e via Boldrini).
In alcuni tratti la pista ciclabile verrà creata al centro delle aree verdi che dividono le carreggiate dei viali, in altri nella parte esterna delle strade, a fianco del marciapiede. Tutte le piste ciclabili saranno colorate di rosso scuro e delimitate da strisce bianche. Inoltre la “tangenziale delle bici” sarà raggiungibile con facilità dalle piste ciclabili già esistenti in città, grazie a una importante – e aggiungiamo razionale – opera di raccordo prevista nel progetto.
I costi? Due milioni di euro, equamente divisi tra il Comune di Bologna e il ministero dell’Ambiente. Una cifra non esorbitante e senza dubbio ben finalizzata, soprattutto in considerazione dello sforzo che Bologna sta facendo per mettere in pratica una svolta decisa sulla mobilità urbana. Non ci resta che augurare ai bolognesi che il progetto venga realizzato nei tempi previsti, cioè fine 2014.
La strada per uguagliare le politiche di altre città europee, in ambito di opere per la circolazione delle bici, è ancora lunga per i comuni italiani. Ma i segnali che arrivano con questi progetti sono importanti, concreti e incoraggianti.