Nei prossimi anni i veicoli elettrici dovranno aumentare caratteristiche e prestazioni sia nei motori sia nelle infrastrutture.
In quest’ottica Bosch ha ottimizzato il motore elettrico, rendendolo più leggero e compatto grazie a una soluzione su 800 volt. Nel confronto con gli standard a 400 volt, la nuova soluzione a 800 volt può trasmettere il doppio della potenza, usando cavi più fini e risparmiando spazio, peso e materiali. Una tecnologia a 800 volt si trova ad esempio sulla Hyundai Ioniq 5 e sulla Questi avanzamenti sono resi possibili grazie ai chip SiC, che riducono la dispersione di calore del 50% e aumentano l’efficienza dell’inverter portandola fino al 99%.
Il nuovo motore elettrico Bosch, con 830 Nm di coppia e 460 kilowatt di potenza aumenta del 35% la densità di potenza e il motore raggiunge un’efficienza fino al 98%. Le future versioni beneficeranno anche di un sistema di raffreddamento a olio, migliorando le prestazioni su lunghe distanze e in veicoli commerciali.
Questi risultati non sono frutto del caso, bensì di investimenti del sistema industriale tedesco, ben superiori a quelli vagamente pianificati dall’Unione europea.

Carburo di silicio per le auto di domani
Bosch sta investendo moltissimo, in particolare nei semiconduttori. Seguendo il colosso taiwanese TSMC, ha stipulato una joint venture con Infineon e NXP per un impianto di fabbricazione di wafer in Germania. La produzione è attesa entro la fine del 2027, con 2.000 posti di lavoro e 40.000 wafer al mese. La nuova joint venture sarà detenuta al 70% da TSMC, mentre Bosch, Infineon e NXP avranno ciascuno il 10% delle quote.
Un altro investimento è il centro di test di Penang, in Malesia. Una superficie di oltre 18.000 metri quadrati con clean-room, uffici e laboratori, per accogliere fino a 400 collaboratori.