Il mercato delle auto in Italia recupera a settembre, anche grazie agli incentivi che premiano così le motorizzazioni alternative, con elettriche e ibride plug-in particolarmente favorite dalla modalità di calcolo. In particolare le ibride, da mild hybrid al plug-in fanno segnare un balzo in avanti notevole, attestandosi insieme al 22% del mercato, più del 20% le ibride e l’1,83 le plug-in. Tengono le diesel, in diminuzione comunque lieve, mentre le elettriche crescono moltissimo a sono ora numericamente di più delle benzina-metano immatricolate nel medesimo periodo.

I dati di vendita di auto ibride in Italia a settembre 2020
Le statistiche da questo mese dividono le ibride standard dalle plug-in, con queste ultime numericamente molto inferiori: oltre 32.000 per le prime e 2.800 per le seconde. Tra le ibride micro e mild, spiccano le city-car come Fiat Panda, 500, Ypsilon e Suzuki, che grazie a un favorevole prezzo di acquisto e a contenuti costi di gestione, stanno di fatto soppiantando le corrispondenti versioni a benzina. Molto interessanti anche i numeri della Ford Puma, mentre tra le plug-in cominciano a vedersi le prime Jeep Renegade e Compass.
Top 10 auto ibride in Italia

Top 10 auto ibride plug-in in Italia

I dati di vendita di auto elettriche in Italia a settembre 2020
Tesla Model 3 al primo posto, con un netto vantaggio su Renault Zoe (che rimane l’auto elettrica più venduta nei primi 9 mesi del 2020) e Smart Fortwo che completano il podio. Staccata la Nissan Leaf, mentre buoni sono da considerare i numeri complessivi delle Volkswagen, con i primi esemplari di ID.3, first edition, finalmente arrivati sul mercato dopo quasi un anno di attesa dalle prime prenotazioni e della e-up che si posiziona al quarto posto nel corso del 2020.

Ogni aumento registrato nel settore delle auto elettriche o ibride è sempre un ottimo segnale. Sicuramente gli incentivi hanno fatto il loro dovere, motivando le persone a scegliere una macchina che fosse più rispettosa dell’ambiente e che impattasse meno sul portafoglio per la sua alimentazione. Forse stiamo vivendo un vero cambiamento che vede i consumatori molto più informati e attenti all’ambiente e al loro fondamentale ruolo per ridurre l’inquinamento. Avanti tutta!
E’ mia opinione, che in un paio d’anni, il peso dell’auto elettrica rispetto parco auto degli italiani, sfiorerà la quota del 10% (è notizia di questi giorni, che in Germania, l’auto elettrica ha raggiunto la quota del 15%). Tra meno di 5 anni, l’auto elettrica costerà meno delle auto tradizionali. Nel frattempo dovranno smaltire i motori endotermici già prodotti, propinandoci una avveniristica auto ibrida, che nel migliore dei casi, non raggiunge i 60 Km di autonomia. A mio avviso, non ha molto senso la scelta dell’ibrido, non coglie completamente i reali vantaggi dell’auto elettrica: emissioni zero e basso costo al km per viaggiare.