Il porto di Genova è uno dei principali scali di merce in Italia. Qui arrivano – e da qui partono – tonnellate di merci che troppo spesso finiscono nei cassoni dei camion, quando invece un buon servizio ferroviario, anche privato, può garantire un trasporto meno impattante sull’ambiente
Sono diversi i temi che confluiscono nel mare magnum delle iniziative di mobilità sostenibile. Parallelamente allo sviluppo delle nuove tecnologie, quali il trasporto elettrico o – più recentemente – a idrogeno, vi sono anche iniziative importanti per la riduzione dell’inquinamento atmosferico causato dal trasporto delle merci.
In quest’ottica diamo evidenza di un progetto realizzato dalle società FuoriMuro e Inrail per lo spostamento su rotaia di alcuni trasporti in arrivo al porto di Genova.
FuoriMuro svolge il servizio di manovra ferroviaria all’interno del porto di Genova su incarico dell’Autorità Portuale, ed è in grado di integrare l’attività di manovra nel porto con la trazione verso le realtà retroportuali, collegando il porto di Genova con i maggiori centri logistici e di consumo del Nord d’Italia.
InRail è un’impresa ferroviaria privata in grado di offrire trasporti per tutti i tipi di merci in tutto il nord e centro Italia, e in parte del Meridione. Entrambe puntano a sviluppare collegamenti ferroviari attorno allo scalo ligure, e hanno effettuato di recente due servizi di trasporto interamente recuperati dalla modalità stradale.
Il primo è un servizio di trasporto ferroviario di coils operato tra il Terminal Fo.re.s.t. – collocato nel bacino di Sampierdarena a Ponte Somalia Ponente – e Castelguelfo (Parma) con destinazione finale Massalengo (Lodi). Melania Molini, responsabile commerciale di FuoriMuro, ha sottolineato che “tramite lo studio di fattibilità realizzato, attraverso la modalità ferroviaria è possibile soddisfare i requisiti operativi richiesti dai clienti, anche a condizioni economiche competitive sul mercato”.
La friulana InRail, invece, ha svolto un servizio ferroviario a lungo raggio per il trasporto di patate, che arriva dalla Polonia fino al confine sloveno (trazionato dall’impresa polacca PKP), e che a quel punto viene preso in carico da InRail, che lo conduce con locomotore e personale propri fino al porto di Genova, dove la merce viene imbarcata per l’export verso il nord Africa.
La sinergia tra imprese ferroviarie, infatti, è una delle chiavi per realizzare collegamenti ferroviari efficienti in sostituzione del classico trasporto su gomma. Si spera che l’esempio genovese abbia presto sviluppi sul maggior numero di merci possibili.