Accordo Italvolt con StoreDot per la produzione di batterie a ricarica rapida Xfc

Firmata una partnership strategica molto interessante sulla carta, in attesa che la fabbrica torinese esista e che la cella israeliana sia portata ad un formato commerciale

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Italvolt e StoreDot firmano una partnership strategica, in attesa che la fabbrica torinese esista e che la cella israeliana sia portata ad un formato commerciale
Il logo di 100in5, la proposta Storedot per la ricarica veloce

StoreDot è un’azienda israeliana che progetta nuove batterie per il mondo del futuro, anche immediato, che chiama Xfc (Extreme Fast Charging). La promessa di StoreDot è riassunta nello slogan 100 in X, con l’obiettivo di sviluppare batterie avanzate in grado di garantire un’autonomia di 100 miglia (160 km) con una ricarica di 5 minuti entro il 2024, 100 miglia con 3 minuti di ricarica entro il 2028 e 100 miglia con 2 minuti di ricarica entro il 2032. Per raggiungere l’obiettivo usano un anodo al silicio di loro progettazione e ioni di litio, con una tecnologia complessiva definita semisolida.

Italvolt e StoreDot firmano una partnership strategica, in attesa che la fabbrica torinese esista e che la cella israeliana sia portata ad un formato commerciale
La demo di Doron Myersdorf, CEO di StoreDot al Websummit di Lisbona nel novembre 2022

La dimostrazione della tecnologia Xfc di StoreDot

La prima uscita pubblica della nuova batteria è stata fatta a Lisbona, ai primi di novembre 2022. Al momento sono ancora alla fase di dimostrazione del funzionamento della singola cella demo, che carica a 135 A per oltre 1.000 volte senza mostrare affaticamento. Nella demo è stata utilizzata una cella pouch di prova: questa dovrà diventare una cella standard e poi essere ingegnerizzata in un vero prodotto, con Bems e adatto al mercato di auto e ricariche. Quindi la fabbrica dovrà scalare, aumentando la produzione verso livelli elevati, che è da sempre il vero banco di prova di business che voglia stare sul mercato, ancor di più quello dello stoccaggio dell’energia, sempre più richiesto non solo per il mondo della mobilità elettrica. 

Italvolt e StoreDot firmano una partnership strategica, in attesa che la fabbrica torinese esista e che la cella israeliana sia portata ad un formato commerciale
I dati di ricarica della cella rapida StoreDot nell’attuale formato di test.

Quale che sia il sistema finale, per una ricarica veloce servono comunque correnti elevate, quindi questa produzione non considera le EV esistenti ma correttamente cerca d’intercettare le necessità future.

A che punto è l’impianto torinese di Italvolt

In Italia c’è la promessa di un grande impianto di produzione di batterie in Piemonte, nell’area ex Olivetti del Canavese, precisamente a Scamagno. Il progetto è portato avanti dalla Italvolt di Lars Carlstrom. Fisicamente, la fabbrica di Italvolt ancora non esiste. Ad aprile 2022 l’azienda ha firmato l’importante protocollo d’intesa per la riconversione dell’area. In questo territorio nascerà l’enorme Gigafactory da 45 GWh. Il protocollo d’intesa punta a garantire i necessari permessi entro i primi mesi del 2023, che al momento in cui scriviamo non sarebbero ancora siglati. Le segnalazioni di possibili problemi continuano ad arrivare, anche se si tratta di voci non completamente controllate..

Gli annunci dell’azienda sono riassunti sul sito web. “Stiamo realizzando una delle più grandi Gigafactory in Europa, un impianto all’avanguardia per soddisfare la crescente domanda di celle agli ioni di litio per veicoli elettrici, applicazioni industriali, stoccaggio di energia in batterie e altre applicazioni. Lo stabilimento di Italvolt, la cui apertura è prevista per il 2025, avrà un’estensione di 300.000 m2, darà lavoro a circa 3.000 persone e raggiungerà a regime una capacità produttiva fino a 45 GWh all’anno”. Se questi numeri fossero attivi oggi, sarebbe una delle più grandi fabbriche del suo genere al mondo.

La promessa è di servire non solo gli EV, ma anche macchinari industriali e stoccaggio energetico.

Italvolt produrrà dunque le Xfc StoreDot?

Le pianificazioni di Italvolt e di Storedot stanno cercando fruttuosi incroci. Infatti Italvolt, in attesa di poter costruire la fabbrica, non resta con le mani in mano. Negli stessi giorni della prima demo pubblica della tecnologia israeliana, l’azienda fondata da Lars Carlstrom ha stretto una partnership strategica con quella fondata da Doron Myersdorf, Ceo di StoreDot.

Secondo l’accordo, StoreDot concederà in licenza a Italvolt la propria tecnologia di ricarica ultrarapida e i diritti di proprietà intellettuale per la produzione di batterie agli ioni di litio Xfc presso il proprio stabilimento in Italia. Inoltre è compreso un accordo di off-take che prevede la fornitura delle batterie a StoreDot da parte di Italvolt per la propria attività e i propri clienti. Attualmente StoreDot produce in Cina gli esemplari che usa nei test e nelle dimostrazioni.

La produzione presso la fabbrica di celle per batterie progettata da Italvolt in Italia sarebbe la prima produzione di celle Xfc in Europa. Secondo l’accordo, qualora la produzione avvenisse in Italia, StoreDot stessa potrebbe diventare il primo cliente. Dai documenti che circolano, Italvolt non indicherebbe date certa per produzione e consegna delle celle Xfc.


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