Riceviamo e pubblichiamo nella nostra forma editoriale un interessante contributo proveniente da Sparq.
Il regolamento UE 2023/1542 sulle batterie è in vigore da quasi un anno, sostituendo la direttiva 2006/66/CE. Questo articolo esamina l’impatto della normativa sul mercato delle batterie industriali, le imminenti scadenze e le criticità legate all’installazione dei sistemi di stoccaggio energetico.
Il marchio CE
Il regolamento UE 2023/1542 richiede che tutte le batterie immesse sul mercato siano marchiate CE entro il 18 agosto 2024. La certificazione riguarda sicurezza, qualità e trasporto. La data di immissione sul mercato per i produttori è la data di fatturazione, mentre per gli importatori è la data di sdoganamento.
Il regolamento Reach
In vigore dal 2006, il Reach stabilisce le procedure per valutare e registrare le sostanze chimiche utilizzate nella produzione delle batterie, imponendo restrizioni su sostanze come cadmio, piombo e mercurio.
Favorisca i documenti!
Dall’agosto 2024, le batterie con capacità superiore a 2 kWh o 5 kg dovranno includere la certificazione del carbon footprint, considerando tutte le emissioni generate durante la produzione e il trasporto.
L’Italia crede nelle rinnovabili
Nonostante le difficoltà burocratiche, il mercato dei Bess in Italia è in crescita. Nel 2023, l’Italia ha installato quasi 4 GWh di Bess fotovoltaici, con un incremento del 90% rispetto al 2022. Si prevede una crescita sette volte maggiore entro il 2030, sostenuta dal capacity market e dagli incentivi per le rinnovabili. Tuttavia, è necessario semplificare le pratiche burocratiche per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Roberto Romita – Industrial Key Account Manager – Industrial Division di Sparq