Si chiama Tacita T-Cruise ed è una moto elettrica stradale, pensata con un occhio al mercato statunitense, dove del resto è stata presentata, che allarga la famiglia di Tacita, l’azienda del torinese che dal 2011 progetta, produce e commercializza moto elettriche ad alte prestazioni.
“Sono contento di esserci – commenta Pierpaolo Rigo, fondatore di Tacita allo stand di AIMExpo – l’interesse negli Stati Uniti è molto alto verso questa tipologia di moto, e noi di Tacita abbiamo pensato la T-Cruise proprio con un team di designer statunitensi. La produrremo in Italia e sarà disponibile sia per il mercato europeo sia per quello americano”.
Tacita T-Cruise, senza compromessi a partire dall’autonomia
La vedi e ti vengono in mente le lunghe highway americane, che la versione long range della Tacita T-Cruise non avrà problemi a percorrere, visto che il pacco batterie da 27 kWh permette di raggiungere i 270 km di distanza. Valori interessanti anche perche’ implicano un consumo di 100 Wh/km, stranamente non molto inferiore a quello delle auto elettriche medie (che solitamente si aggira sui 140-160 Wh/km).
Sarà prodotta in tre versioni, che si differenziano principalmente, ma non solo, per il pacco batterie utilizzato e per l’autonomia in grado di raggiungere.
La versione base, con 7,5 kWh di capacità, partirà da circa 13mila euro (10.999 dollari negli Usa) per salire fino ai 28mila euro di quella long range. Ampie le possibilità di ricarica, di tipo 1, 2 e 3 con quella rapida per avere una ricarica completa della batteria in 40 minuti.
Attenzione a ogni dettaglio: motore elettrico asincrono da 30 kW raffreddato a liquido con due mappe Eco e Sport, sistema di recupero dell’energia in frenata e il cambio a 5 rapporti che permette un piacere di guida del tutto simile a una moto tradizionale.
Appuntamento ad Eicma per vederla dal vivo
La Tacita T-Cruise sarà disponibile sul mercato dalla primavera 2018, ma si potrà ammirare da vicino al prossimo Eicma 2017, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di moto.
Piacere di guida nato dalla passione e dall’amore per le due ruote che si respira nel team di Tacita, con il sogno, forse non più così tanto utopistico,di poter rivoluzionare il settore della mobilità silenziosamente.
Secondo me con l’incremento delle auto a trazione elettrica si dovrebbe pensare alla realizzazione di pacchi batterie unificati in due massimo tre famiglie di batterie per le diverse tipologie di auto circolanti.
Contestualmente dovrebbero essere realizzati dei centri di servizio batterie attrezzati per la ricarica e la sostituzione dei pacchi batterie.L’auto con necessità di ricarica,quindi,raggiunto il centro (al pari di una attuale stazione di esrvizio carburante)farebbe estrarre il pacco scarico ed inserire il pacco carico in meno del tempo necessario ad un pieno di benzina.Ovviamente il tutto con la piena collaborazione tra produttori di auto e produttori di batterie.Il costo di ricarica,ovviamente,dovrebbe essere costituito dal costo dell’energia,dall’utile del gestore,ed in piccola parte dal costo di rigenerazione dei pacchi risultanti difettosi.