Un anno di Zity a Milano, obiettivi raggiunti e piani futuri

Oltre 70mila utenti iscritti al servizio di car sharing Zity, pareggio di bilancio atteso nel 2024. Tra i piani futuri nuovo veicolo e nuove città

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Un anno fa entrava in funzione nella città di Milano e in parte dell’hinterland un nuovo servizio di car-sharing: Zity. La società è nata da una collaborazione tra Mobilize (Gruppo Renault) e Ferrovial, ha mosso i primi passi in Spagna a Madrid per poi diffondersi anche a Lione e Parigi. Il servizio è poi approdato anche sulle strade del capolugo lombardo con 450 Dacia Spring, auto 100% elettrica.

Come funziona Zity

Zity è un servizio di car-sharing che, in Italia, è presente solamente nella città di Milano. Il funzionamento segue quello dei car sharing più consolidati: basta scaricare l’applicazione e registrarsi caricando tutti i dati necessari per mettersi alla guida, tra cui anche la patente. Le tariffe per il servizio possono adattarsi a ogni tipo di esigenza: Zity offre una tariffa standard e 5 tariffe di tipo flat. La tariffa standard prevede un costo per ogni minuto di guida che parte da 0,21 euro fino a un massimo di 0,41 euro. Le tariffe flat si basano sull’ora di utilizzo: quella di durata più breve, ovvero 4 ore, ha un costo di 39,99 euro, mentre quella con la durata maggiore arriva fino a 72 ore (3 giorni) per un prezzo di 129,99 euro.

Zity offre anche la possibilità di mantenere il noleggio quando l’auto è parcheggiata. Questa soluzione risulta essere comoda quando si fanno brevi soste ed ha un costo minimo di 0,11 euro fino a 0,21 euro al minuto.

I traguardi raggiunti in un anno di Zity

Siamo stati inviati al primo anniversario di Zity in cui il general manager Thiago Figueira insieme al direttore generale Javier Mateos, ci hanno raccontato i traguardi raggiunti a un anno del lancio del servizio a Milano.

Da giugno 2022 si sono iscritti 70.000 utenti alla piattaforma di car-sharing, 10.000 registrazioni in più rispetto a quanto stimato prima del lancio di Zity. Tutti questi utenti hanno permesso di far percorrere alle 450 Dacia Spring un totale complessivo di 4 milioni di chilometri, facendo risparmiare più di 500 tonnellate di CO2.

L’area su cui Zity ha operato e continua ad operare non si limita solamente a Milano, ma comprende anche zone limitrofe per un totale di 129 km2.

La mappa dell’area operativa di Zity a Milano

I piani futuri di Zity

Zity non si ferma qui e infatti ci hanno raccontato quali saranno i prossimi passi.

Zity ha come obiettivo di espandersi in altre zone. Non è ancora chiaro quali saranno le future città, ma la loro ricerca si concentra principalmente su città con una densità della popolazione molto alta. Altro dato che risulta fondamentale per la scelta della città è la diffusione di colonnine elettriche pubbliche. Zity, infatti, ricarica le proprie auto presso le colonnine pubbliche, e su questo invitiamo ad aprire un dibattito con le amministrazioni comunali per poter gestire al meglio il sovraffollamento che si viene a creare in alcune ore del giorno.

Oltre che ampliarsi in nuove città, Zity vorrebbe aumentare il numero dei propri veicoli su strada, per rendere il servizio sempre e facilmente accessibile. L’espansione della flotta verrà anche accompagnata da una new entry ovvero Duo quadriciclo elettrico di Mobilize.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Duo non sostituirà le Dacia Spring, perchè si tratta di un veicolo che verrà utilizzato da una fetta di clienti con determinate esigenze. Spesso il car-sharing viene criticato per l’elevato numero di incidenti. A Madrid, Zity, ha introdotto il Safe Driving Pilot che in poche parole è un servizio di guida assistita. Nel 2022 il numero di incidenti è diminuito del 51% proprio grazie a questo sistema. Le Dacia Spring sono auto che non hanno alcun tipo di ADAS e nel breve, Zity implementerà il Safe Driving Pilot su 250 dei loro veicoli elettrici presenti a Milano.

Chi sono i principali utenti di Zity

Da i dati raccolti in questo primo anno, Zity ha mostrato come i principali utilizzatori della loro piattaforma siano lavoratori. Anche gli studenti rappresentano una fetta piccola, ma comunque importante. Per quanto riguarda la fascia d’età invece, la maggior parte degli utenti ha un’età inferiore ai 40 anni.


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