Un “Twist” promettente al car sharing di Milano: il primo contatto

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Non è ancora pronta l’app, il sito è ancora imperfetto e la registrazione non può essere perfezionata completamente online, ma il servizio è promettente

E siamo a tre. Tralasciando i poco pratici guida.Mi ed e.Vai e l’imbarazzante, seppur elettrico, eqSharing, dal primo maggio Milano può contare sul terzo operatore di car sharing basato sulla formula “ritira ovunque e parcheggia ovunque”: il suo nome è Twist e propone un servizio interessante per le sue particolarità.

Dopo le Smart di Car2Go e le Fiat 500 di Enjoy adesso è possibile noleggiare anche delle pratiche Volkswagen Up!. Grazie alla praticità delle 5 porte (per ora esclusiva, in attesa che Enjoy si decida a mettere su strada le 500L più volte annunciate, ma mai viste) e al cambio automatico (come sulle Smart di Car2go), con un confort delle sospensioni e una guidabilità simili alla 500 di Enjoy anche se dando una sensazione di prestazioni un poco inferiori, le Up! di Twist costituiscono un’alternativa interessante alle colleghe che già circolano in gran numero nella città di Milano.

Secondo gli annunci, la flotta Twist dovrebbe partire con 80 unità a maggio per poi salire gradualmente a 250 a giugno e 500 a settembre. Restiamo in attesa di controllare: la sera del 2 maggio, stando alla cartina sul sito, c’erano non più di una trentina di auto disponibili. Dubitiamo che ce ne fossero già 50 in circolazione, quindi probabilmente alla quota di 80 annunciata per maggio si arriverà non prima di qualche giorno.

Le tariffe di Twist. Sul versante economico le tariffe hanno una struttura simile a quella di Enjoy, con una differenziazione tra la tariffa in marcia (27 cent/minuto: a metà strada tra i 25 di Enjoy e i 29 di Car2go) e in sosta (17 cent/minuto: 7 più di Enjoy e non offerta da Car2go). Simili anche i tetti di spesa per un’ora o un giorno di noleggio.

L’area operativa (non mostrata sulla mappa) è descritta come “il Comune di Milano”, quindi leggermente più ampia di quella di Enjoy che esclude talune aree di estrema periferia.

Per i rifornimenti eventualmente effettuati dal cliente (a serbatoio inferiore al 25%) è previsto un abbuono di 20 minuti noleggio gratuiti come ricompensa per l’aiuto. I minuti sono da usare entro un mese dall’attribuzione.

Il costo normale della registrazione è 15 euro, che vengono abbuonati durante il periodo di lancio.

Problemi di gioventù nella registrazione. Purtroppo la registrazione non può essere perfezionata completamente online in quanto il servizio (come per car2go) prevede l’uso di una smart card da avvicinare al transponder montato alla base del parabrezza. Bisogna quindi andare fisicamente in un punto di ritiro per ricevere la tessera e con l’occasione vengono fotocopiati patente e carta d’identità e viene fatto un addebito di prova di 27 cent (sic!) sulla carta di credito indicata.

I punti di ritiro in città per il momento sono 2, di cui almeno uno aperto anche domenica 4 maggio, seppur con orario parziale: meglio di quel che ha fatto Car2go nei suoi primi giorni di attività (un unico punto di ritiro) ma preferiamo comunque l’approccio Enjoy in cui ci si può registrare completamente al servizio senza uscire di casa, senza scannerizzare nè inviare alcun documento e senza firmare nulla, nè subito nè dopo. Se può farlo Enjoy, non si vede perchè non possano farlo gli altri.

Di primo acchito stupisce il fatto che l’app per smartphone non sia ancora pronta. Ci è stato detto che la stanno ancora ultimando e che arriverà tra una settimana, sia per Android sia per iPhone. Ma possiamo dire che non se ne sente la mancanza, perchè le auto possono essere localizzate dal semplice sito web, mentre per aprire l’auto, rispetto all’app di Enjoy che a volte si blocca o soffre di varie magagne, o alla smart card di car2go che a volte richiede vari secondi per aprire, qui abbiamo visto una risposta fulminea, come dovrebbe essere per questo tipo di servizio.

Le porte si sono aperte neanche 2 secondi dopo aver appoggiato la tessera sul transponder. E già che siamo in argomento, lo stesso è avvenuto per la chiusura a fine noleggio. Con l’ulteriore chicca che l’auto, all’arrivo, non “rompe” con discorsi e consigli: si smonta dalla macchina, si chiude la porta, si appoggia la tessera, si chiudono quasi immediatamente le porte, ed è tutto finito.

Positiva l’esperienza di accesso e inizio noleggio. Il touch screen (montato un po’ troppo in basso e con un’inclinazione che in certe condizioni può dar luogo a qualche riflesso) ha le solite funzioni: benvenuto, inserimento Pin, brevi istruzioni, diagnostica pulizia interna/esterna e danni (a proposito dei danni, a chi noleggia si chiede di precisare se la vettura presenta “nuovi” danni, il che fa presumere che venga mostrata una lista dei danni precedentemente noti e che si debba ispezionare il veicolo per scoprire eventuali differenze rispetto allo stato conosciuto).

Passate queste fasi si arriva a una schermata un po’ criptica in cui compaiono ancora messaggi diagnostici fra cui “ram=3585” o “mvolt=12203”, mentre supponiamo che “ver=0.96” dia un’indicazione della versione software installata. Altre volte compare invece il navigatore e in altri casi ancora la schermata, dopo la partenza, e’ diventata nera senza apparenti modi per risvegliarla.

Nel cruscotto notiamo, con sollievo, la presenza di certificato di assicurazione e (copia del) libretto di circolazione. Sorprende un po’ che il periodo assicurativo termini il 31 ottobre: a quanto pare l’auto è stata assicurata solo per 6 mesi e non per i canonici 12 mesi (forse un modo per ridurre l’investimento iniziale oppure per tenere aperta la possibilità di cambiare Compagnia assicurativa..). Invece il permesso di sosta in centro, rilasciato dal Comune, è su base annua e scade a maggio 2015, già in periodo Expo.

Il bagagliaio, non grandissimo e senza cordicelle per il sollevamento automatico della cappelliera, ha un primo doppio fondo in cui troviamo il triangolo; “scavando” ulteriormente si accede a un triplo fondo in cui si trovano kit lampadine/fusibili e kit gonfia/ripara. Non abbiamo notato giubbini catarinfrangenti gialli o arancioni.

Chiudere il bagagliaio è comodo grazie alla presenza (solo a destra) della maniglia interna di chiusura, che evita di sporcarsi. Il tappo della benzina è protetto da sportellino e chiave sul tappo. 

Le gomme sono delle estive Hankook Kinergy Eco K425, 165/70 R14 81T, prodotte effettivamente in Corea e non in qualche transplant situato in Paese bizzarro.

Comfort alla guida. l’auto è confortevole come la 500 di Enjoy, ma più pratica grazie alle 5 porte, pur restando compatta e facile da parcheggiare (un po’ sacrificato lo spazio per i posti posteriori).

Il cambio automatico funziona bene (meglio se non si usa troppo il kick-down ma si tiene un ritmo moderato); la prima marcia è un po’ lunga e questo permette partenze non brucianti ma in compenso con poche cambiate. Ci si abitua comunque presto, anche se preferiamo il cambio meccanico della 500. Le sospensioni secche della Smart sono molto lontane.

A noleggio concluso non arrivano mail con gli addebiti, né al momento esiste (apparentemente) un’area personale sul sito a cui il cliente possa accedere per controllare viaggi e costi. Questo sebbene le Faq sul sito facciano esplicitamente riferimento all’area personale. Ma non e’ l’unica lacuna del sito, evidentemente lanciato in modo un po’ frettoloso.

Errori di gioventù da correggere. Al punto 3 delle Faq si fa riferimento all’elenco degli indirizzi dei Twist Point presso cui ritirare la card: invece dell’elenco, o di un link alla pagina con l’elenco, compare una laconica scritta “ELENCO CON INDIRIZZI”, quasi un appunto degli sviluppatori del sito per non dimenticarsi, come e’ poi accaduto, di pubblicare l’elenco. Cosi’, gli indirizzi (solo 2 per ora) presso cui ritirare la card compaiono solo nella maschera di registrazione. E anche nella maschera di registrazione, laddove viene offerta la scelta del twist point per il ritiro della card, i selettori sono disabilitati, sebbene la data del 1 maggio sia gia’ trascorsa. Insomma, nulla che impedisca di usare e apprezzare il servizio, ma si ha una sensazione di lancio affrettato per rispettare a tutti i costi una qualche scadenza interna (o esterna).

Prossimamente pubblicheremo una prova comparativa contro le rivali Smart e 500, estendendo il test anche al navigatore (non provato in questo primo test drive) e all’app, se sarà stata nel frattempo rilasciata.
 


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