eDucato, la versione elettrica del furgone di Fiat best seller in Europa, inizia a macinare km con progetti pilota che permetteranno di raccogliere dati preziosi sul comportamento della logistica dell’ultimo miglio. È questo l’ambito in cui i veicoli commerciali elettrici possono fare la differenza, sia per superare le limitazioni sempre più strette legate agli ingressi nei centri cittadini, sia per il costo totale di utilizzo ottimizzando i consumi e la spesa nelle ricariche. Il veicolo è stato presentato e reso disponibile dallo scorso mese di aprile.
eDucato nel contesto reale di Arcese
Uno dei progetti che vede protagonista il nuovo eDucato è con l’operatore logistico Arcese, nell’area metropolitana di Milano. Qui le sfide dell’ultimo miglio sono in modalità triplicemente green: minori emissioni, minore inquinamento acustico e traffico ridotto nel centro città. “Il mezzo della fase pilota è un pre-serie -dice Matteo Arcese, executive president del Gruppo Arcese- lo proveremo su missioni sempre più impegnative sia come chilometraggio, sia come orari e peso della merce trasportata”. È una sfida che non spaventa: “già dopo i primi giorni di test le promesse del nuovo eDucato sono perfettamente allineate con le nostre aspettative in termini di velocità, sicurezza, affidabilità ma soprattutto per gli aspetti green, grazie all’abbattimento delle emissioni di CO₂ in atmosfera”.

L’utilizzo in uno scenario reale di eDucato permetterà di studiare al meglio i tempi e la rete di ricarica. Inoltre si potrà testare la funzionalità di stabilizzazione della rete elettrica con il V2G “Vehicle To Grid”, che sta diventanto un argomento presente nelle strategie. Inoltre fa parte del piano l’ottimizzazione delle varie app -tra le quali Pro Fit by E-Ducato– che permettono di simulare virtualmente le performance del nuovo mezzo elettrico di Fiat Professional.