Avete una vettura elettrica ma non vi fidate dell’autonomia in autostrada? La soluzione potrebbe essere e-buggy, un pacco batterie trasportabile sempre carico da agganciare alla vettura. E sempre disponibile nelle stazioni di servizio autostradali
e-buggy all’apparenza sembra un carrello, un’appendice tipo quelli usati per le tende da campeggio o per trasportare oggetti ingombranti. In realtà è un pacco batterie da usare sulle vetture elettriche per aumentarne l’autonomia. E potrebbe essere una soluzione meno stravagante di quanto possa sembrare al primo momento.
Gli “ingredienti” di e-buggy, la soluzione proposta da un consorzio di aziende tedesche sostenute anche dall’università di Stoccarda, sono tecnicamente semplici: un pacco batterie mobile, sempre carico, disponibile nelle stazioni di servizio autostradali, in grado di agganciarsi alla vettura elettrica e fornirle energia nei tratti autostradali, condizione particolarmente gravosa per le vetture elettriche. Arrivati in prossimità della zona di uscita dall’autostrada, si rientra in un’altra stazione di servizio e si restituisce il carrello. Guidando poi in elettrico fino a destinazione o, in caso di tratti più lunghi, usufruendo di una colonnina di ricarica.
L’idea viene dalla Germania, dove sono già partite le installazioni e il servizio comincia a essere disponibile. All’atto dell’acquisto di una vettura eletrica, è possibile registrarsi al servizio pagando un canone di ingresso, e ricevendo a casa tutto l’occorrente per installare il gancio e l’interfaccia di controllo.
Una volta registrati, è possibile recarsi presso le stazioni autostradali attrezzate, agganciare il carrello e utlizzarlo come sorgente di energia per aumentare l’autonomia. Restituendolo poi prima dell’uscita a un’atra stazione convenzionata.
Una soluzione che potrebbe essere utile anche alle case automobilistiche, per progettare vetture con batterie meno ingombranti e pesanti, in grado di assolvere un utilizzo prettamente cittadino, utilizzando e-buggy per i tratti più lunghi.