Un piano molto ambizioso quello di Atm, l’azienda del trasporto pubblico di Milano, che prevede entro il 2030 di trasformare tutta la flotta in servizio in elettrico. L’azienda ha dimensioni ragguardevoli, con un miliardo di euro di ricavi annuali e 900 milioni di passeggeri trasportati all’anno. Il piano elettrico richiederà un lavoro in particolare sui mezzi di superficie, come gli autobus a gasolio, che saranno sostituiti progressivamente. Questa fase porterà anche ad un programma di assunzioni di 600 figure tra autisti e tecnici, legati proprio alla transizione alla mobilità elettrica. Se n’è parlato nella puntata del caffé elettrico di eMob, che potete trovare in fondo all’articolo.
Atm gestisce un servizio integrato di trasporto pubblico a Milano e hinterland che comprende anche il bike sharing, i servizi di area B e C oltre alle linee metropolitane. Due le driverless, di cui una si trova nientemeno che a Copenhagen. Attualmente Atm gestisce il 70% dei km percorsi con mezzi elettrici, come metropolitane, tram e filobus, attraverso energia prodotta da fonti rinnovabili.
Il piano prevede anche la ristrutturazione dei depositi e la costruzione di tre nuovi siti pensati per una gestione dei mezzi full electric. Questi possono essere ricaricati alle colonnine, ma anche in depositi con apposite fermate lungo il percorso, grazie agli opportunity charger. Atm sta anche lavorando sul second life battery e sul V2G, il vehicle to grid, l’approccio che permette di immettere in rete una parte di energia contenuta nella batteria del mezzo.
Sono stati via via sostituiti con mezzi elettrici anche i veicoli ausiliari che vengono utilizzati per la manutenzione. In particolare si usano i Nissan E-Nv200, che possono essere ricaricati grazie alla rete di 140 colonnine installate da Atm presso le sedi.
Le offerte di lavoro di Atm a Milano
Questo piano aprirà nuove posizioni all’interno di Atm: quasi 350 saranno riservati ai conducenti di bus, tram e filobus, altre 300 persone saranno inseriti come tecnici e manutentori, a questo proposito sono state siglate partnership con scuole e Its oltre a corsi di specializzazione per neo diplomati. Si cercano anche 40 ingegneri, nella progettazione e programmazione del servizio e altre figure nel settore It per gestire le sale operative come informatici, sviluppatori della digitalizzazione della mobilità. Una parte importante sarà anche destinata alla ricerca di personale femminile, sia tra i conducenti sia tra i tecnici. Atm ha predisposto un sito per le candidature www.lavorareinatm.it.
Cosa cambia alla guida di un autobus elettrico
Quale differenza troviamo nella guida tra un autobus endotermico e uno elettrico? Lo spiega Vincenzo Memeo, responsabile della formazione degli autisti in Atm. “La prima svolta è quella della mentalità, che deve essere fatta per razionalizzare la guida e recuperare energia. Avvio graduale della vettura, poi il recupero dell’energia con la frenata e la guida predittiva, avendo un’attenzione sulla strada. Bisogna poi anticipare alcuni comportamenti: all’arrivo a un semaforo per esempio, il rilascio per tempo può consentire di recuperare energia. Già a vederla la strumentazione touch proietta in un nuovo mondo, nel quale poi ci si immerge con le prime guide. Importante è poi la fase di ricarica, che avviene al capolinea, secondo specifiche procedure”.
Saranno premiati gli autisti più virtuosi nel risparmio dell’energia, mantenendo ovviamente in orario i mezzi 😉
Con una possibile premiazione durante le giornate di eMob a Milano, il guanto di sfida è lanciato!