Levitazione magnetica su binari normali con vista su hyperloop: arriva Nevomo, finanziata dall’UE

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Maglev fino a 415 km/h su rotaia esistente e compatibile con l’hyperloop. E’ questa la strada per rinnovare senza stravolgere?
Nevomo, Maglev passeggeri e merci compatibile con hyperloop.

I trasporti europei potrebbero essere rivitalizzati da una gamma di soluzioni elettriche che ben si sposano con le infrastrutture esistenti. Un passo di enorme importanza nella trasformazione ferroviaria lo sta affrontando Nevomo https://www.nevomo.tech/, una società polacca che sviluppa i treni HSR MagRail. L’obiettivo è la prossima generazione di binari ad alta velocità, con l’aiuto del sistema di controllo autonomo, della levitazione magnetica e della tecnologia dei motori lineari.

L’azienda ha annunciato un finanziamento di 5 milioni di dollari. Questo è il secondo round di finanziamento, giunto dopo aver ottenuto in precedenza 3 milioni di dollari. Ecco in un video il loro lancio, fatto quando ancora si chiamavano HyperPoland.

Levitazione polacca compatibile iperciclo

La tecnologia Magrail (in attesa di brevetto) può anche modernizzare le vecchie linee ferroviarie, rendendole ferrovie magnetiche passive ad alta velocità: 300 km/h su linee regolari, 415 km/h su linee ad alta velocità e 550 km/h su linee di nuova generazione. 

Sorpresa: questa tecnologia è ispirata all’Hyperloop, il treno a levitazione sotto vuoto attualmente in valutazione in alcune regioni d’Italia. In italiano potremmo chiamarlo “iperciclo” e la soluzione polacca lo userebbe sia per passeggeri (qui il video), sia per merci.

Certo i treni HSR nascono senza tubi sottovuoto, ma in una fase successiva Nevomo potrebbe installarli. Al momento non è chiaro se i tubi copriranno anche le linee pregresse.

Va rilevato che l’azienda polacca è tra gli interessi dell’Unione europea. Tra gli investor, infatti, c’è EIT InnoEnergy, che è supportato dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT). “La tecnologia di Nevomo è l’anello mancante tra l’infrastruttura ferroviaria attuale, spesso molto obsoleta, e i nuovi sistemi come Hyperloop”,  ha sottolineato Lucienne Krosse, responsabile del portafoglio Hyperloop di EIT InnoEnergy. L’adozione di questo nuovo sistema, inoltre, ridurrebbe significativamente i costi associati a questa transizione.

Un sistema magnetico che sfrutti i binari attuali e veda l’hyperloop è certo un elemento molto interessante per rinnovare una rete dalla quale ci si attende ben altro che i risultati attuali. Un altro elemento che si pone in qualche modo a favore di hyperloop è l’apparente tonfo dell’idrogeno per treni a lunga distanza.

Meno idrogeno nei treni tedeschi

I treni a idrogeno non saranno più considerati un possibile sostituto delle locomotive diesel nello stato tedesco del Baden-Württemberg. Uno studio su commissione ha rilevato che nelle linee ferroviarie a lunga distanza i costi dell’idrogeno è molto più costoso delle linee elettriche aeree o di treni ibridi a batteria, se il calcolo è ampliato a 30 anni in un articolato TCO (total cost of ownership).

I treni ibridi a batteria sono alimentati da una batteria che viene ricaricata su sezioni di binario con linee elettriche aeree.

In un confronto diretto, questa tecnologia non è stata in grado di affermarsi su nessuna delle 16 rotte esaminate, a causa delle caratteristiche infrastrutturali e operative“. A dirlo Winfried Hermann, ministro dei trasporti del Baden-Württemberg, nel lunghissimo comunicato stampa (al momento solo in tedesco). 

Tecnicamente, gli aspetti positivi dell’idrogeno (basso impatto d’introduzione, nessuna modifica all’infrastruttura) non sono stati ritenuti sufficienti. Gli aspetti negativi sono infatti numerosi, dal costo delle stazioni di servizio alla bassa efficienza, dalla ridotta autonomia alla difficile reperibilità di idrogeno verde

La compagnia ferroviaria locale è la Landesanstalt Schienen-Fahrzeuge Baden-Württemberg (SFBW), di proprietà dello Stato. SFBW ha effettivamente ordinato 27 treni ibridi a batteria Mireo Plus B da Siemens nel 2020, che saranno consegnati tra giugno e dicembre del prossimo anno. 

Va ricordato che i sedici länder sono di fatto dei piccoli Stati con amplissima autonomia. Ciò che fa il Baden-Württemberg non riguarda la confinante Assia (Hessen) e la sua Taunusbahn, la rete ad idrogeno che ha in funzionamento.

Uno studio simile a quello del Baden-Württemberg, Riporta inoltre Hydrogen Insight, rilevò nel 2021 che in Sassonia i treni a batteria erano valutati “ottimali” rispetto a quelli a idrogeno. Ciò non pertanto la linea Cuxhaven-Buxtehude, sita proprio in Sassonia (per motivi storici detta correttamente Bassa Sassonia), è entrata in funzione il 25 luglio 2022 ed entro l’anno dovrebbe convertirsi al 100% all’idrogeno. La gestione è ovviamente alla Azienda di trasporto pubblico statale Bassa Sassonia, LNVG (Landes nah-verkehrs gesellschaft) della Niedersachsen (Bassa Sassonia).


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