Uno degli argomenti che viene spesso tirato in ballo quando si parla di auto elettriche e della loro impronta ecologica è lo smaltimento delle batterie, che, a fine della loro vita, devono essere avviate a un corretto processo di riciclaggio. Questo processo, infatti, influisce direttamente anche l’inquinamento causato dalla produzione degli accumulatori. Molte sono le aziende che spingono per il riciclo dei componenti delle batterie e per lo sviluppo di sistemi più efficienti. Tra queste aziende si stanno aggiungendo sempre più velocemente anche case automobilistiche, come Aiways, uno dei marchi automobilistici cinesi che producono esclusivamente auto elettriche.
Per la realizzazione delle batterie è infatti necessario usare materiali come il litio, nickel, magnesio e cobalto. Il processo di estrazione, oltre che essere un tema sociale delicato nei paesi del “terzo mondo”, contribuisce all’inquinamento ed è anche molto costoso. Ancora più costoso è però il sistema di riciclo di questi materiali, perché non esistono ancora tecnologie abbastanza efficienti e integrate in processi industriali avviati. Se si riuscisse a ottimizzare il riutilizzo dei metalli già usati nelle vecchie batterie per quelle nuove, si diminuirebbe automaticamente la richiesta di estrazione di nuovi metalli, e probabilmente si supererebbe l’annosa questione della dipendenza dalla Cina, o meglio dall’estremo oriente, visto chi sono i principali produttori di batterie al mondo.
La produzione di batterie diventa più efficiente
Da uno studio fatto dalla Swedish Enviromental Research Institute è emerso come la sola produzione (quindi senza contare la parte dell’estrazione) delle batterie sia diventata sempre più efficiente con il passare degli anni. Per esempio, lo studio fatto nel 2017, dimostrava come per ogni kWh prodotto, veniva emesso un totale di 150/200 kilogrammi di CO2. Nel 2019 è stata rifatta una nuova ricerca ed è stato dimostrato che grazie alla crescente domanda di batterie, la fabbricazione di sia diventa molto più efficiente. Per ogni kWh viene emesso un totale di 61/106 kilogrammi di CO2.
I progetti di Aiways in Germania e Francia per il riciclo di batterie
Aiways vuole collaborare con aziende in Europa per riciclare batterie fuori uso, comprese quelle delle automobili incidentate. Per il mercato tedesco, Aiways ha stipulato un accordo di cooperazione con Priorec, società che ricicla veicoli. Nonostante questo, Aiways non ha rilasciato dettagli sulla cooperazione con Priorec. Non è quindi chiaro come e dove i veicoli e le batterie debbano essere riciclate. Priorec si descrive come un “fornitore specializzato per il riciclaggio di sistemi ad alta tensione, prototipi, cavi e airbag”, ma ricondiziona anche interi veicoli fuori uso.

Un’altra cooperazione, che è ancora in fase di test, è con Green Vision in Francia. L’azienda è specializzata nell’uso di componenti ad alta tensione di seconda mano nell’industria automobilistica. Green Vision non si limita solamente ad usare le batterie, ma anche i motori per diverse applicazioni. Quattro veicoli della pre-serie di Aiways U5 sono stati consegnati a Green Vision per dare una seconda vita a diversi progetti usando gli ex veicoli di prova.
Uno di questi progetti sarà quello di creare un sistema di stoccaggio d’energia utilizzando le batterie usate. Il sistema servirà per aiutare le energie rinnovabili aumentandone il grado di autosufficienza, per esempio quello dei pannelli fotovoltaici, ma serviranno anche a stabilizzare la rete elettrica. Un secondo progetto di Green Vision che utilizza il motore elettrico è quello di montarlo su future imbarcazioni da diporto elettriche.