Tesla prepara una “fabbrica gigantesca” di batterie per auto elettriche

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Il principale consumatore di batterie si prepara a diventarne anche il principale produttore? Ecco i piani di Elon Musk per supportare la crescente produzione

Se solo i piani Tesla di vendere 40mila Model S l’anno prossimo venissero rispettati, la casa californiana diventerebbe già il principale consumatore di batterie al litio cilindriche nel diffusissimo formato 18650 (usato anche nei laptop e un po’ più grande del classico formato stilo AA), assorbendo addirittura il 40% della produzione globale.

Non si può quindi biasimare Musk se la preoccupazione di restare a corto di batterie lo spinge a iniziative dirette anche sul versante della produzione, visto che i piani a lungo termine di Tesla sono di raggiungere 500.000 auto elettriche all’anno. E già nel 2017, con il lancio previsto del nuovo modello più economico (35mila dollari il prezzo obiettivo), potrebbero cominciare i problemi di approvvigionamento, se non si fa subito qualcosa.

E infatti il Ceo ha in mente qualcosa di gigantesco: pur senza fornire informazioni sui tempi del progetto, ha fatto capire che il nuovo stabilimento Tesla per batterie avrebbe da solo una capacità produttiva pari all’intera attuale produzione mondiale di accumulatori al litio, concentrato in una sola fabbrica! (anzi, una “giga factory”: parole sue)

Musk ha precisato di non essere preoccupato da una possibile carenza di materie prime per la fabbricazione (Nickel, Cobalto, Alluminio e lo stesso Litio) e che lo stabilimento sarebbe a sua volta realizzato con tecnologie green spinte all’estremo, con ampio uso di energia solare e nessun elemento tossico rilasciato nell’ambiente. L’idea deve essere già abbastanza definita se Musk si è spinto a precisare che l’impianto sorgerebbe in Nord America, con la collaborazione di vari partner industriali e con un ciclo produttivo che coprirebbe l’intera value chain dalle materie prime grezze alle celle complete.

In attesa che i piani per il nuovo mega impianto strategico si concretizzino, Tesla si dovrà accontentare di compiere pur importanti mosse tattiche come il suo recente accordo con Panasonic che assicurerà un aumento della fornitura di celle del tipo attuale, così da coprire il fabbisogno previsto per le 40mila Model S da vendere l’anno prossimo in tutto il mondo. 


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