Elon Musk lo aveva preannunciato, e non bisognava certo essere dei maghi per non prevederlo, il lancio della Tesla Model 3 avrebbe portato a un “inferno nella produzione”.
Inferno dal quale, senza non poca fatica, sembra che Tesla sia riuscita ad uscire o almeno portarsi ai margini, visto che diversi report, citando fonti di fornitori di componentistica, fanno pensare che nella fabbrica di Tesla si sia pronti per sfornare le 5.000 auto prodotte a settimana, un obiettivo che secondo le ultime stime riviste era previsto per marzo 2018.
Aumento della produzione da parte dei fornitori
In particolare Hota Industrial Mfg, che fornisce a Tesla assali e ingranaggi, ha aumentato i volumi di produzione con turni anche di notte e ha iniziato a spedire il primo lotto di componentistica via aerea e non via mare per velocizzare le consegne.
Nonostante dunque molto scetticismo degli analisti attorno a Tesla, Adam Jonas di Morgan Stanley, prevede 8.000 unità nel primo quarto 2018, con una produzione in aumento a 48.000 unità nell’ultimo quarto, Tesla aver imboccato la strada giusta per uscire dall’empasse, avendo anche superato il collo di bottiglia rappresentato dalla produzione di batterie nella Gigafactory.
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