Qualche settimana fa, sul circuito di Misano sono stati fatti i primi test per la nuova moto elettrica di Ducati. La moto è stata costruita per poter prendere parte alle competizioni del campionato di MotoE, l’alternativa elettrica della MotoGP. Fino ad ora, nelle competizioni della MotoE, i mezzi erano prodotti da Energica, a cui subentrerà Ducati dalla stagione 2023.
Un banco di prova lo sviluppo di moto elettriche Ducati
Energica, produttore italiano di moto 100% elettriche, era entrata a far parte delle competizioni di MotoE come singolo costruttore, ne avevamo parlato con Livia Cevolini, Ceo di Energica, a inizio 2018, al debutto in Qatar. Questi anni hanno permesso di accelerare il proprio sviluppo di modelli di moto elettriche, dedicate alla strada. Ducati potrebbe seguire lo stesso percorso e quindi, in breve tempo, potremmo trovare disponibili sul mercato moto elettriche della casa di Borgo Panigale.
La realizzazione di una moto elettrica ha portato Ducati a lavorare su peso, autonomia e la conseguente scelta delle batterie. Altra problematica su cui si sono cimentati gli ingegneri è la continua richiesta di potenza che è mantenuta costante dal sistema di raffreddamento a liquido montato sulle moto.
La Ducati elettrica in pista con Michele Pirro
La novità elettrica di Ducati ha un nome in codice: “V21L“, che è l’unione del team di Ducati Corse e degli ingegneri di Ducati R&D. Il test in pista è stato effettuato da Michele Pirro, pilota professionista e tester di Ducati dal 2013.
“Provare in circuito il prototipo della MotoE -ha detto Pirro-, è stata una grande emozione, perché segna l’inizio di un importante capitolo nella storia Ducati. La moto è leggera e ha già un buon bilanciamento. Inoltre la connessione del gas nella prima fase di apertura e l’ergonomia sono davvero molto simili a quelle di una MotoGP. Se non fosse per la silenziosità e per il fatto che in questo test abbiamo deciso di limitare la potenza rilasciata al solo 70% delle prestazioni, avrei potuto pensare benissimo di essere in sella alla mia moto”.