E’ ormai guerra tecnologica sul fronte delle batterie per automobili elettriche. I principali produttori mondiali come Catl (37,4%) e Byd (15,7%) stanno riducendo i costi più rapidamente del previsto.
Attualmente, le celle Lfp a standard tedesco Vda vengono vendute intorno a 64€/kWh. Secondo Tony Seba, lecturer alla Stanford University, “Cao Li, vicepresidente di Leapmotor, ha recentemente dichiarato in un’intervista che i costi di approvvigionamento della società per le celle Lfp sono scesi a 51€/kWh”. Queste celle dovrebbero essere adottate da varie case automobilistiche a metà del 2024. Le auto elettriche alloggiano batterie tra 40 e 100 kWh ed hanno peso e costo rilevantissimi nella produzione d’un EV. Seba cita cnevpost, che riferisce sulle strategie delle aziende leader cinesi.
Catl sta ottimizzando la produzione di Lfp (litio-ferro-fosfato) da 173 Ah con ricarica rapida, mirate a veicoli con prezzi tra 13 e 26 mila euro.
Anche FinDreams, divisione batterie di Byd, sta riducendo i costi attraverso l’ottimizzazione degli acquisti e la gestione dei materiali.
Vda, standard tedeschi per le celle
La sigla Vda sta per Verband der Automobilindustrie, ovvero l’associazione dell’industria automobilistica tedesca. Le Vda-spec riguardano vari aspetti della produzione e della progettazione automobilistica, e tra questi le batterie dei veicoli elettrici.
In particolare, le Vda-spec per le celle includono dimensioni precise (lunghezza, larghezza, altezza), capacità, prestazioni di ricarica e altri parametri tecnici che devono essere rispettati dai produttori di batterie.
Litio, Lfp e sodio
Al momento il mercato è dominato dalla categoria a ioni di litio. Sta crescendo l’interesse per gli ioni di sodio e siamo sempre in attesa dello stato solido (del quale esistono molte varianti)
Le batterie Lfp (litio, ferro e fosfato) sono un tipo di batterie agli ioni di litio che usano il cosiddetto Lfp (LiFePO4) come materiale catodico.
Le Lfp sono più stabili ed economiche, ma hanno ridotte densità energetica rispetto alle altre.
Il sodio è elettricamente simile al litio, ma più abbondante. Hanno densità energetica inferiore alle altre due e per ora sono in sperimentazione prevalentemente su power tools, ma stanno arrivando anche nelle prime auto: bisognerà vedere come reggeranno l’impatto con quel mercato.
