Virgin Hyperloop (VH) guarda all’Italia come prossimo mercato ad elevato potenziale per sviluppare nuove tratte funzionali al suo treno superveloce a levitazione magnetica. La strategia è sviluppata congiuntamente ad Alchimia, società di investimenti che ne è unico advisor per l’Italia.
L’obiettivo è uno studio di fattibilità in Italia coinvolgendo diversi partner del settore pubblico e privato. Lo studio verterà sull’analisi e la valutazione sistematica delle caratteristiche, dei costi e degli impatti ottenibili nel Paese.
Update 12/02: Hyperloop Italia ha fatto un annuncio analogo il giorno dopo.
Arrivando i soldi della NGEU (Next Generation Europe) per sviluppare nuove infrastrutture è normale e tempestivo proporre idee. Hyperloop sarebbe la prima nuova modalità di trasporto degli ultimi cento anni. Come tutte le varianti sul mercato, il sistema Virgin Hyperloop è elettrico al 100%. L’obiettivo di Virgin è il certificato di sicurezza entro il 2025 e iniziare le operazioni commerciali entro il 2030.
Metro veloce per pacchi e persone
Alchimia è un veicolo finanziario italiano che opera in tutto il mondo per l’investimento in società di Venture Capital ad altissimo potenziale. Da diversi anni al fianco di Virgin Hyperloop, Alchimia detiene l’esperienza e la conoscenza necessaria per aprire ad hyperloop il mercato italiano. Alchimia è anche l’unico investitore sul territorio in questo progetto avveniristico.
“Vorremmo creare una metropolitana veloce di superficie”, ha commentato Paolo Barletta, amministratore e socio di maggioranza di Alchimia. Un’altra strada ipotizza il collegamento i piccoli centri meravigliosi e autentici, collegando residenti e turisti. “Si potrebbero rivoluzionare la logistica e il trasporto merci da un capo all’altro del Paese”.
Hyperloop centrale nel Green Deal europeo 2050
Negli ultimi anni, Virgin Hyperloop ha lavorato con la Direzione DG MOVE della Commissione Europea per creare opportuni piani di sicurezza e politiche. Hyperloop è stato definito come una “game-changing technology” verso la riduzione del 90% delle emissioni di gas serra legate al transito entro il 2050.