Secondo quanto dichiarato il 1 ottobre scorso ad Automotive News Europe dal brand manager di Peugeot, Jean-Philippe Imparato, circa un quarto dei pre-ordini raccolti per la nuova Peugeot 208 hanno finora riguardato la versione con motorizzazione elettrica: la Peugeot e-208, delle cui interessanti caratteristiche (batteria da 50 kWh lordi / 47.5 netti, motore da 136 CV, autonomia WLTP di 340 km) e bizzarrie di configurazione abbiamo recentemente parlato.
Questo successo travolgente e inatteso (ben superiore alle stime della Casa, che puntavano a un 10%) sta mettendo sotto stress la catena logistica e produttiva, che può essere sì rivista per aumentare la quota di 208 elettriche rispetto al 10% pianificato, ma al massimo fino al 20% (su 300mila unità 208 totali stimate).
Cosa fare ora di tutti questi ordini?
Il dilemma per Peugeot è come interpretare questo picco inatteso di ordini per la versione elettrica: si tratta solo degli early adopters, soddisfatti i quali resteranno clienti con un mix di preferenze più “normale”, oppure è un fenomeno destinato a durare? Imparato comunque ha dichiarato che per raggiungere il punto di pareggio con la produzione della e-208 è già sufficiente che venga raggiunto il 10%.
Le consegne dovrebbero iniziare a fine anno in Germania, e in Italia a inizio 2020.
Molto probabile che un fenomeno analogo si verifichi anche per i preordini della Corsa-e, la cugina Opel della e-208 con cui condivide pianale, powertrain, batterie e che ha specifiche pressochè identiche. Staremo a vedere se il Gruppo Psa saprà e vorrà rispondere.