Da Olivetti ad Italvolt: ecco la gigafactory piemontese da 45 GWh nel 2024

Pininfarina e Comau parte del progetto: 4.000 dipendenti e un indotto fino a 15.000 unità possono riaccendere la luce nell’automotive italiano

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Silvio Pietro Angori, CEO Pininfarina (sx) e Lars Carlstrom (CEO Italvolt) alla firma del contratto Britishvolt

Scarmagno, chi era costui? Non un “chi”, bensì un “dove”: è questo il nome della località scelta da Italvolt per la realizzazione della sua Gigafactory in Italia, già anticipata da Greenstart.

La prima fase del progetto, che prevede un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro, sarà completata entro la primavera 2024. L’imprenditore è Lars Carlström, già fondatore di Britishvolt. Lo svedese ha dichiarato di aver lavorato otto mesi su questa location e che, anche se “prima o poi si parlerà di finanziamenti pubblici”, questo argomento non è ancora stato trattato.

L’area ex Olivetti di Scarmagno, di proprietà del Fondo Monteverdi gestito da Prelios SGR, è stata scelta motivi tecnici e geografici. Il sito è oggi una vasta area industriale dismessa che si estende per circa 1 milione di m2. Già ai tempi della Olivetti di Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria fu scelta per la facilità dei collegamenti stradali, autostradali e ferroviari, sia con Ivrea che con la città di Torino.

45 GWh di produzione in primavera 2024

La Gigafactory di Italvolt, con 300.000 m2 di superficie produttiva, rappresenta un’importante opportunità. Il rilancio economico-industriale dell’area di Scarmagno avrà un impatto significativo anche a livello regionale. Si stima che nell’impianto verranno impiegati circa 4.000 lavoratori, con un indotto che nel complesso potrà arrivare a creare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro. La capacità iniziale sarà di 45 GWh già nella primavera del 2024; successivamente potrà raggiungere i 70 GWh. L’impianto è destinato a produzione e stoccaggio.

Pininfarina per gli edifici industriali

Il nuovo impianto sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina (Gruppo Mahindra), già operativa su progetti di simile portata. Tra questi anche quelli di Britishvolt in UK, compresa la gigafactory di Blyth.

Pininfarina svilupperà un impianto industriale di nuova generazione, intelligente e responsabile, applicando metodologie costruttive DFMA (Design For Manufacturing and Assembly) e integrato nelle dinamiche economiche e sociali del territorio. 

Comau per industria e sviluppo

Comau sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie e realizzerà anche il laboratorio di Ricerca e Sviluppo. I labs accoglieranno accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più all’avanguardia nel settore della mobilità elettrica.

Siamo onorati di poter costruire la nostra Gigafactory nell’area di Scarmagno”, ha dichiarato Lars Carlström, CEO e fondatore di Italvolt. Si tratta dell’area “un tempo occupata dal polo industriale Olivetti, azienda che ha segnato la storia dell’industria italiana e ancora oggi rappresenta un’icona della tecnologia made in Italy”.


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